La Chiesa
La chiesa si sviluppa secondo una unica navata. Un imponetene acro trionfale separa l’aula dall’abside poligonale coperto da una volta a crociera unghiata. La copertura della navata è realizzata con capriate lignee a cui sono sovrapposti gli arcarecci, travicelli, pianelle in cotto ed infine il sovrastante manto di copertura in coppi. Una serie di finestre a sesto auto si aprono lungo le pareti perimetrali. La segue un profilo con andamento a capanna, interamente in muratura di pietra a faccia vista, presenta nella parte bassa un portale di ingresso con arco a sesto acuto sormontato da un rosone con una cornice in mattoni che ospita un vetro riccamente istoriato.
L'apparizione della vergine
In un anno non meglio precisato del periodo medioevale, una pastorella, afflitta dalla fame, sarebbe scoppiata in pianto per la mancanza di cibo. Mentre piangeva le sarebbe apparsa una signora che l’avrebbe invitata a tornare a casa, dove avrebbe trovato di che mangiare. E così avvenne.
Recatasi poi sul luogo dell’apparizione avrebbe trovato delle pecore raccolte attorno a una immagine della Madonna conservata in una cappella. Sopra il portone d’ingresso è stata collocata, nel 1972, una rappresentazione in ceramica policroma dell’apparizione della Vergine alla pastorella. Le tre campanile del piccolo campanile a vela sono state benedette nel 1926 dal vescovo di Sansepolcro Pompeo Ghezzi. Nel 1945 è stata eretta una nuova cappella sul luogo dell’apparizione, in località Colfiorito. Il 20 marzo 1877 papa Pio IX concesse alla vecchia chiesa l’altare privilegiato.
La storia
Il santuario di santa Maria in Petriolo, in epoca imprecisata, ma certamente prima del 1440, accolse una statua che si trovava in una minuscola cappella a circa un chilometro di distanza dal paese di Petriolo. La primitiva cappella era stata eretta sul luogo dove la Vergine era apparsa ad una pastorella. Nella nuova dimora l’immagine ha continuato a riscuotere la più grande e profonda venerazione, testimoniata da copiosi ex voto e da numerose grazie; nel 1877 Pio IX concesse l’altare privilegiato; nel 1898 il parroco don Francesco Ubaldi, trovò la chiesa in pessimo stato, così progettò di ricostruire ex novo una sede più degna per la Vergine. Il nuovo santuario fu inaugurato solennemente e benedetto il 28 agosto 1913. Nel 1945 fu eretta una nuova cappellina vicino al luogo dell’apparizione, ma in un posto più accessibile, come atto di riconoscenza della popolazione verso la Madonna per la speciale protezione avuta durante la guerra.