IL CENTRO STORICO

Il libero Comune citernese, nel suo brevissimo periodo di indipendenza (1231-1232), aveva sede nella Casa Chiasserini e nel palazzo adiacente (che prospetta l’odierna piazza Scipioni intitolata alla nobile figura del generale Scipione Scipioni che nacque a Citerna nell’aprile del 1867) fino a quando passò nell’ex Convento dei Francescani al centro del paese.

Si accedeva al Palazzo Comunale attraverso spaziose scale; conservava al di sotto le antiche prigioni e a lato la
torre che ospita un interessante orologio meccanico del XV secolo. L’edificio, nel suo aspetto attuale, è frutto dei numerosi interventi di consolidamento e ripristino che ha subito nel corso del tempo. Ciò che lo caratterizza
è il piano seminterrato costituito da più ambienti collegati fra loro da arcate in laterizio rosso che creano un
intreccio di passaggi particolarmente suggestivi

Sempre su questo livello, in corrispondenza dello spazio prospiciente la Chiesa di S. Francesco, e visibile attraverso una vetrata, si trova una delle cisterne in cui veniva convogliata l’acqua piovana dai tetti delle case utile per il sostentamento idrico degli abitanti.

PIAZZA SCIPIONI
E TERRAZZA PANORAMICA

Piazza Scipione Scipioni, dedicata al generale citernese distintosi nella Guerra italo-abissina e nella Grande Guerra. La Torre Civica è dotata di orologio a incastri meccanici in legno risalente al XV secolo. Dalla terrazza panoramica in piazza Scipioni si può ammirare l’interezza dell’Alta Valle del Tevere, ciò la rende uno dei punti panoramici più suggestivi di tutta l’Umbria.

CAMMINAMENTI MEDIEVALI

Al centro di Citerna, poco dopo il palazzetto prosperi-vitelli un piccolo arco immette nel percorso del suggestivo camminamento medievale perfettamente conservato, che corre lungo il perimetro delle mura con aperture a tutto arco e travi in legno, dando vita ad una serie di loggiati che offrono uno spettacolo veramente suggestivo. Oltre le mura di questo camminamento si trova un antico pozzo denominato Pozzo Vecchio, sopra la Grande Cisterna.

GLI AMMASSI

Particolare della cittadina è la dislocazione urbanistica su due livelli sovrapposti, uno in superficie e l’altro nel sottosuolo. Quest’ultimo, caratterizzato da un sistema di cunicoli e locali situati sotto il corso principale, è denominato Ammassi. Lungo questa zona sono collocate alcune delle cisterne scavate sotto terra, che servivano a raccogliere l’acqua piovana e che nel loro insieme costituivano un complesso sistema per reperire e conservare l’acqua dato che non vi erano sorgenti nell’area urbana. Delle sette cisterne rinvenute, la più grande ha una capacità di 450 m3 ed è posta sotto l’ex Convento di S. Francesco.

teatro bontempelli

Un tempo nominato Teatro degli Accademici “Discordanti Concordi”, è situato vicino alla dimora di campagna dei Vitelli, edificato molto probabilmente per volere del potente casato. Di ridotte dimensioni ma elegante, chiamato in passato “lo stanzone”, subì varie trasformazioni; nel 1804 venne ceduto a Francesco Orlandini affinché vi apportasse le necessarie modifiche per renderlo una sala teatrale a tutti gli effetti.
A seguito del restauro effettuato dopo il sisma del 1917, venne aggiunta una balconata in stile liberty. Il teatro, ancora oggi attivo e di proprietà del Comune, è costituito da una piccola platea e una sola galleria. Sulla stessa piazzetta dove prospetta il teatro è possibile ammirare la porta che dava accesso al Palazzo del Governo e alle antiche prigioni risalenti al XIII secolo.

LA ROCCA

La parte vetusta di Citerna è racchiusa entro la cinta muraria risalente al Mille e ampliata tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo; due gli accessi principali: uno posto a sud, Porta Romana, e l’altro a nord, Porta Fiorentina. Il borgo, avente la connotazione di fortilizio con funzioni di avvistamento sulle terre circostanti, assunse le dimensioni attuali nella prima metà del 1200.
La sezione più antica di questo fortilizio è costituita dalla Rocca, fortificazione longobarda sorta sotto il dominio di Città di Castello nell’anno 1363, un tempo residenza dei signori del luogo, adiacente al torrione rotondo divenuto
simbolo del paese. Sopra al Cassero in passato svettava
un’alta torre che dominava l’intera Val Tiberina, abbattuta dai tedeschi per rappresaglia in occasione della Guerra Mondiale nel luglio del 1944.

MONASTERO DI S.eLISABETTA

Il Monastero Francescano Suore S. Elisabetta è collocato a ridosso di Porta Romana e risale al 1545, quando i locali dell’Ospedale di Santa Maria de’ Pellegrini e dell’oratorio annesso furono concessi alle suore francescane da Alessandro Vitelli, signore di Citerna. Nel 1598 l’edificio fu oggetto di lavori di ampliamento e nel 1833 furono eseguiti i lavori di ristrutturazione.
Tutto il complesso venne riedificato dopo il distruttivo sisma del 1917. La chiesa, a pianta esagonale, conserva una Pietà (XIV sec.) che presenta il Cristo ormai irrigidito, con le braccia raccolte in grembo e la Vergine che con la mano destra ne sorregge il capo riverso.
Nella parte alta della chiesa è il coro da dove, attraverso delle grate, le
suore di clausura ascoltavano la messa, mentre a destra dell’altare si può osservare la grata da dove ricevevano la comunione.

CASA PROSPERI-VITELLI

Con splendide finestre rinascimentali affacciate sulla strada principale, questa proprietà era una volta la residenza del sagrestano dell’Immacolata Concezione. All’interno si trova un magnifico camino a muro del XVI secolo decorato con un architrave in pietra con una maschera centrale e tralci di foglie. Ai lati sono presenti gli stemmi di Angelo Prosperi e Costanza Argolanti. Sopra il camino, in una ghirlanda di frutta, si trova lo stemma Vitelli all’interno di quadranti con mezzelune. Ai lati del focolare, dove una volta gli amanti si parlavano da lontano, si trovano due nicchie adornate da conchiglie simbolo di fertilità. Per questo motivo il camino è conosciuto come il “Camino degli Amanti” poiché le dichiarazioni d’amore fatte qui si dicono che uniscono le coppie per sempre. 

Torrione malatestiano

Fortificazione rinascimentale costruita durante il periodo malatestiano a Citerna nel XV secolo con funzioni difensive per contrastare i possibili assalti anche dalle nuove armi da fuoco. La particolare forma obliqua della cinta muraria e la struttura cilindrica del torrione, atipica per la zona umbro-toscana, richiama lo stile tipico delle strutture fortificate nelle aree dominate dai Malatesta. 

chiesa del santissimo crocifisso

Poco fuori dal borgo medievale, si trova la Chiesa del Santissimo Crocifisso. La chiesa è legata a un’antica leggenda riguardo all’immagine sanguinante di Cristo. Dopo averla trovata, i cittadini costruirono una piccola chiesa che fu affidata nei primi anni del trecento ai Minori di Montesanto e successivamente ampliata nel 1521. L’edificio fu danneggiato nel terremoto del 1917, ma fu acquisito e restaurato dal conte Gaetano Manzoni, che lo trasformò in una villa. Dopo la sua morte, le suore del Monastero di S. Benedetto di Città di Castello si trasferirono e restaurarono la chiesa. L’interno ospita un affresco del XIII secolo della crocifissione, così come altre opere d’arte attribuite alla scuola di Perugia e Firenze.

MAPPA del borgo medievale

Per visitare al meglio il centro storico, è a disposizione una mappa interattiva con i luoghi di interesse

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